Mafia è un termine diffuso ormai a livello mondiale con cui ci si riferisce ad una particolare tipologia di organizzazioni criminali.
Ci sono cinque organizzazioni principali:
Camorra - Campania
Cosa nostra - Sicilia
'Ndrangheta - Calabria
Sacra Corona Unita - Puglia
Oggi con il termine camorra si indica l'insieme delle attività criminali organizzate, con una marcata presenza sul territorio, che si sviluppano principalmente in Campania, ma che oggigiorno sempre più di frequente maturano interessi anche al di fuori delle proprie zone di sviluppo.Sebbene il termine sia usato per indicare la società criminale che si sviluppò a Napoli nel XIX secolo e conosciuta anche come Bella Società Riformata, spesso si tende, erroneamente, ad identificare con questo termine un'unica organizzazione criminale simile alla cupola mafiosa siciliana o ad altre organizzazioni di uguale stampo. In realtà la struttura della camorra è molto più complessa e frastagliata al suo interno in quanto composta da molti clan diversi tra loro per tipo di influenza sul territorio, struttura organizzativa, forza economica e modus operandi. Inoltre le alleanze fra queste organizzazioni, qualora si possano considerare tali semplici accordi di non belligeranza fra i numerosi clan operanti sul territorio, sono spesso molto fragili e possono sfociare in contrasti o vere e proprie faide o guerre di camorra, con agguati ed omicidi.Con il termine "camorra" a volte si indica anche un tipo di mentalità, che fa della prepotenza, della sopraffazione e dell'omertà diffusa i suoi principali punti di forza. Il confine tra l'appartenenza ad un clan camorristico e il vivere in una mentalità camorristica diffusa, il più delle volte è labile ed etereo e, in alcuni particolari ambienti sociali, una divisione netta tra le due cose potrebbe risultare non facilmente rilevabile. In molti casi gli atteggiamenti di continuità con comportamenti camorristici riguardano anche professionisti, imprenditori e politici, fino a generare, in diversi casi, contiguità e collaborazione continuata tra intere amministrazioni locali, imprenditorialità e la criminalità organizzata. Questo tipo di commistione viene definito recentemente sistema, termine gergale degli ambienti criminali campani.
Con l'espressione Cosa nostra si è soliti indicare un'organizzazione criminale di stampo mafioso presente in Sicilia dagli inizi del XIX secolo, e trasformatasi nella seconda metà del '900 in una organizzazione internazionale.
In Sicilia il fenomeno è stato pesantemente arginato negli ultimi anni che sebbene abbia portato un radicale ridimensionamento di Cosa Nostra ne ha determinato un'evoluzione frammentaria e molto più indebolita che prende oggi il termine di Stidda,prevalente nelle province di Agrigento, Enna e Caltanissetta in primo luogo. Gli interventi dello Stato,che spesso però ha trascurato,anche volutamente il problema hanno contribuito in maniera determinante al ridimensionamento del fenomeno.In questo senso capitolo a parte fanno i giudici-magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,i quali lasciati soli dello Stato e rimettendoci la vita hanno distrutto il cuore di Cosanostra,che sembra sventrata con il recente arresto di Bernardo Provenzano ad opera della Procura Antimafia di Palermo ma non debellata visto che sta subendo l'evoluzione in Stidda(molto più debole e molto meno pericolosa ma pursempre di stampo mafioso). Negli anni '90 la Sicilia come Campania e Puglia venne militarizzata allo scopo di mobilitare la società civile,che ebbe i suoi risultati riscontrabili molto di più oggi avviando un processo di evoluzione ancora in atto e ad oggi in pieno e felice sviluppo nella nuova generazione.La sua origine è tradizionalmente messa in relazione all'antico fenomeno del brigantaggio, tuttavia è doveroso precisare che tale asserzione è poco condivisa; buona parte degli studiosi ritiene di retrodatare il fenomeno al XVI secolo, quando in varie parti d'Italia si erano formate congregazioni paracriminali sul tipo di quella citata dal Alessandro Manzoni, (I bravi e Don Rodrigo), nel suo capolavoro "I promessi sposi".
È costituita da un sistema di gruppi, chiamati famiglie, organizzati al loro interno sulla base di un rigido sistema gerarchico composto da gregari di diverso livello detti picciotti e da un capo detto padrino. Con il termine, "Cosa nostra", oggi ci si riferisce esclusivamente alla mafia siciliana (anche per indicare le sue ramificazioni internazionali, specie negli Stati Uniti d'America), per distinguerla dalle altre, internazionali, genericamente indicate col termine di "mafie".
Con il termine 'Ndràngheta \'ndraŋgeta\ (o Famiglia Montalbano[2], Onorata società, la Santa e Picciotteria[3]) si indica la criminalità organizzata calabrese. La 'ndrangheta si è sviluppata a partire da organizzazioni criminali operanti nella provincia di Reggio Calabria, dove oggi è fortemente radicata, anche se il potere mafioso è in forte espansione nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Crotone e Cosenza.Oggi la 'ndrangheta è considerata la più forte e pericolosa organizzazione criminale in Italia[4][5] con una diffusione della presenza anche all'estero (dal Canada ad altri paesi europei meta dell'emigrazione calabrese). Secondo le forze dell'ordine, in Calabria sono attualmente operanti circa 155 clan locali[6][7] (definiti cosche o 'ndrine) che affiliano circa 6.000 persone dedite ad attività criminali, legate spesso tra loro da vincoli familiari. Nella regione Calabria la 'ndrangheta svolge un profondo condizionamento sociale fondato sia sulla forza delle armi che sul ruolo economico attualmente raggiunto attraverso il riciclaggio del denaro sporco, riciclaggio che le ha permesso di controllare ampi settori dell'economia dall'impresa al commercio e all'agricoltura, spesso con una forte connivenza di aree della pubblica amministrazione a livello locale e regionale. Secondo il rapporto Eurispes 2008 ha un giro d'affari di 44 miliardi di euro[8][9].
Con la locuzione Sacra corona unita si indica un'organizzazione mafiosa che ha il suo centro in Puglia e che ha trovato negli accordi criminali con organizzazioni dell'est europeo la sua specificità per emergere e distaccarsi dalle altre mafie italiane. Ha raggiunto il suo apice tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, successivamente all'intervento dello Stato, e a un gran numero di arresti, è stata notevolmente indebolita
venerdì 21 novembre 2008
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